Mi sono fermato davanti all’edificio
giallo ocra della mia vecchia scuola.
Dietro quelle finestre, ora adorne
di garofani rossi e di viole,
mi sono rivisto tra i miei compagni:
fantasmi senza volto e senza nome.
Né un volto e un nome ha più la ragazzina
che motteggiando dalla sua terrazza
ci distraeva in vaghe fantasie.
Inserita il 14-02-2010