Spegni il televisore questa sera:
sono stanco di torri babeliche
che crollano, di popoli smarriti
nei cupi deserti della miseria,
del cupo fanatismo, del terrore:
spegni il televisore. Questa sera
leggeremo qualche vaga poesia
che ci porti a sognar l’arcobaleno
dal nostro nero orizzonte ormai scomparso.
Inserita il 14-02-2010