Non mi rassegnerò alla tua morte
sia essa da trista legge di natura,
o da un’arcana volontà segnata.
Non mi rassegnerò a non più vederti
muovere le labbra ad un sorriso,
a non più udire la tua cara voce.
Ogni tuo sguardo, che esprimesse gioia,
oppur tristezza, a me con pianto torna
alla memoria, mentre il cuor delira
su un passato insieme a te vissuto.
No. Non mi consolerà mai il baciare
la tua muta sembianza dietro un vetro.
Inserita il 02-03-2010