Il sole sfiora già la tua tomba
ma tu non senti più il suo calore,
né più, col tuo rosso cappellino,
la testa dai suoi raggi ti proteggi,
come facevi a Pioppi, la mattina.
In uno stretto spazio addormentata,
tu, la mia sposa, te ne stai serena,
senza più affetti, senza più dolori.
O, forse, un altro sole ti riscalda,
un altro amore illumina il tuo viso
e non pensi più a me,
alla tristezza del mio cuore in pianto.
Tu tutta in Dio, gioiosa, smemorata,
ed io qui in pena per la gelosia.
Inserita il 02-03-2010